La riflessione sul rapporto tra visione e oggetto, tra rappresentazione e supporto materiale, ha permesso di fare, alcune sperimentazioni sul tema del ritratto.

I busti in gesso sono stati modellati in modo da “restituire” corpo e volume alla fotografia, ottenendo una scultura dove la policromia è data dai colori della luce stessa. 

Il movimento di linee e colori della video-proiezione si ferma soltanto per un istante sui ritratti, a rivestire le sculture. Una sorta di unione tra la tradizione prospettica e le arti plastiche con le innovazioni tecnologiche, le proiezioni e la virtualità delle immagine.